Trebbiano Toscano
Vitigno antico molto diffuso in Italia ed in Francia. Il nome Trebbiano sembra derivi dal termine medievale franco draibjo che significa germoglio. Le sue origini sembrano condurre al bacino orientale del Mediterraneo. Le prime notizie storiche circa la sua presenza in Italia risalgono al 1200 in quel di Siena. Questo vitigno venne esportato in Francia ed in particolare ad Avignone nel XIV secolo dove assunse il nome di Ugni blanc ("dalla nobile origine").
Grappolo:
grande o medio grande, cilindrico-conico, alato (1 o 2 ali), pieno ma di solito non compatto. La punta del grappolo può essere biforcata.
Acino:
medio di forma sferica. Buccia di buona resistenza, pruinosa, di colore inizialmente giallo-verde, che poi con l'avanzare della maturazione evolve in giallo dorato, per poi raggiungere una tonalità ambrata nel caso si acconsentano surmaturazioni.
Peso medio grappolo:
medio elevato (dai 300 ai 500 gr.)
Epoche Fenologiche:
Germogliamento: tardiva
Fioritura: medio-tardiva
Invaiatura: media
Maturazione: tardiva (III epoca).
Giudizio:
Il Trebbiano Toscano può essere definito un vitigno molto plastico, vista la sua capacità di adattamento alle condizioni pedoclimatiche del sito di coltivazione. Risultati migliori sia da un punto di vista agronomico che enologico si ottengono in terreni di media fertilità e non soggetti ad eccessiva siccità estiva. E' da evidenziare una marcata sensibilità di questo vitigno a subire danni da vento, vista la delicatezza dei germogli nelle prime fasi di sviluppo. Predilige una potatura lunga, per dare una produzione elevata e costante, pertanto si adatta molto bene a forme di allevamento espanse, quali pergole o tendoni. Qualora si opti per una forma di allevamento a spalliera, sono da evitare le potature corte e quindi il cordone speronato. Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria si riscontra una media sensibilità a peronospora e botrite ed una elevata suscettibilità a Odio ed Acari. Il Trebbiano Toscano é in grado di produrre un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli di sapore neutro e abbastanza alcolico. Questo vitigno viene utilizzato in Toscana per la produzione del Vin Santo in combinazione con la Malvasia Bianca dopo opportuno appassimento.
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