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Garganega

Le origini di questo vitigno sono antichissime, infatti, vi sono citazioni che attestano la sua coltivazione, nel veneziano, già nel XII secolo. La Garganega sembra appartenere alla famiglia dei trebbiani. Le provincie Italiane dove storicamente questo vitigno viene coltivato sono Verona, Vicenza e Padova in particolare nella zona dei colli euganei.

Grappolo:

grande di forma cilidrico-piramidale, spargolo, alato (ala molto sviluppata).

Acino:

sferoidale, leggermente schiacciato. Buccia non molto spessa, pruinosa di colore giallo dorato che diventa addirittura ambrato a seconda del livello di esposizione.

Peso medio grappolo:

dai 200 ai 400 gr.

Epoche Fenologiche:

Germogliamento: medio - tardivo

Fioritura: media

Invaiatura: media

Maturazione: medio-tardiva (III epoca).

Giudizio:

Questo vitigno molto generoso in termini di quantità di uva prodotta, richiede terreni tendenzialmente poco fertili, sciolti e non profondi. Preferisce forme di allevamento espanse come pergola o tendone a causa della fertilità distale delle gemme. Buona tolleranza alle principali malattie crittogame. E' sensibile al disseccamento del rachide. Il vino ottenuto é di colore giallo paglierino, con delicato retrogusto amarognolo (mandorla amara), armonico, vellutato e di buona acidità. La Garganega rappresenta la componente prevalente delle doc Soave, Gambellara e Colli Euganei ( Recioto di Soave e Recioto di Gambellara).

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